Le nozze di Stalachti e altre storie di Corfù
Kostantinos Theotokis
Aiora Press
pag.80
prezzo € 8,10
La Trama
Theotokis nelle sue Storie ci presenta un mondo tradizionale, immobile, un mondo condizionato dalle necessità naturali, dentro il quale i sentimenti e gli impulsi si intrecciano e si sbrigliano con violenza. Sono drammi passionali nei quali il pathos dei protagonisti, teso senza interruzione fino alla catarsi, diviene la leva motrice dell'intreccio, mentre l'eros, il senso dell'onore, la diseguaglianza sociale determinano lo svolgersi dell'azione. Luogo, la piccola società agricola, chiusa e arretrata, della Corfù tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
Recensione
Tre anni fa, in una piccola deliziosa libreria a Samos (nel microscopico paesino di Manolates), mi sono imbattuta in veri e propri gioielli. Romenzi e racconti di autori greci contemporanei, tradotti in Italiano ed in Inglese. Uno di questi è Le nozze di Stalachti e altre storie di Corfù, di Kostantinos Theotokis. Dalle prime pagine, un senso di familiarità mi ha avvolta. Non solo le descrizioni degli assolati, immobili pomeriggi isolani, il canto delle cicale e la colata degli ulivi, ma anche le descrizioni, le scene nette come istantanee su un mondo ormai passato, quello contadino di fine ottocento: duro, povero, spesso spietato. Le regole ferree dell'onore e della vendetta, il destino agro degli umili e quello ancor più drammatico dei deboli, donne e bambini soprattutto. Una familiarità che ha subito aperto una finstrella nella memoria scolastica: l'opera di Theotikis è molto simile a quella del Verga, sia nei contenuti che nella forma. Cambia forse l'intento: i racconti corfioti sono una vera e propria denuncia, un tentativo di cronaca sociale finalizzata a risvegliare le coscienze. E questo affascina ancor più, se si conosce la vita dello scrittore, già di per sé un romanzo: nobile di antiche origini, progressista, europeista ante litteram, poliglotta, traduttore di Flaubert, Goethe, Shakespeare e persino dei Veda, sposato con una baronessa che aveva 17 aa più di lui, innamorato della sua Grecia e dell’Italia... insomma, un autore da scoprire, come del resto tutta la letteratura greca contemporanea!!!
Giada Pauletto
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